Sinossi
Il desiderio è lapulsione di un bisogno mancante. Il soggetto che desidera è ricco di unaenergia psichica che lo proietta verso il bramato. Il desiderio è diventato lalegge del tutto e subito, mentre invece il suo soddisfacimento dovrebbe rappresentarel'obiettivo di un processo cognitivo ed etico. Occorre mettere un freno alleali del desiderio attraverso la costruzione del limite, perché senza limite nonc'è desiderio. Questo testo propone le pratiche filosofiche come strumentidella relazione educativa e della prevenzione nel quadro dell’evoluzione dellarealtà giovanile divisa tra la nuova cultura della ricerca del puro piacere ela ricerca di senso. La famiglia e la scuola sono i formatori della coscienzaetica dell'individuo, sono però entrambe in difficoltà nello svolgere questafunzione sociale ed esistenziale. La mancanza della costruzione del limite, innome della libertà, genera la distorsione del piacere e del godimento. Lo smarrimentoche ne deriva rischia di creare nuove patologie e nuove dipendenze, come ilfenomeno del policonsumo, basato sulla ricerca del puro loisir, a differenzadella ricerca dell'anestesia del dolore che caratterizzava la pregressatossicodipendenza e i disturbi da comportamento (shopping, internet, gambling, giocod'azzardo e il gaming). La relazione educativa costituisce uno strumento per laprevenzione. Coloro che si occupano di educazione dell'individuo necessitano diuna formazione dove la filosofia potrà connettersi con altri saperi. Laconoscenza dell'attuale evoluzione di questo fenomeno giovanile potrebbemodificare la prospettiva per le politiche e gli interventi sulla prevenzione,coinvolgendo tutti gli attori coinvolti. Il testo è rivolto agli educatori insenso ampio e a coloro che si occupano di prevenzione in ogni contesto.